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Candelora o Cereo Monsignor Ventimiglia 

 

Candelora di Monsignor Ventimiglia – La prima a guidare la Festa di Sant’Agata

 

La Candelora di Monsignor Ventimiglia, conosciuta anche come Cannalora di Sant’Aita, è la prima in processione durante le celebrazioni agatine a Catania.
Pur essendo la più piccola tra le quindici Candelore, è carica di significato storico e simbolico e rappresenta l'inizio solenne del corteo votivo in onore di Sant’Agata, la patrona della città.

 

Un po’ di storia

 

L’origine di questo cereo risale al 1766, quando il vescovo Monsignor Salvatore Ventimiglia volle farla costruire dopo un evento straordinario: un’eruzione dell’Etna minacciava i paesi di Pedara e Nicolosi.
Su impulso del vescovo e con l’approvazione del senato catanese, fu portata in processione la Sacra Mammella di Sant’Agata, come gesto di preghiera per fermare la lava.

Secondo la tradizione, il miracolo avvenne: la lava si arrestò e i paesi furono risparmiati. L’episodio è documentato nella Relazione fatta dal Sac. V. Leonardi (Catania, 1767).

 

Struttura artistica e significati

 

La Candelora si suddivide in tre ordini:

 

La base è decorata con motivi barocchi

La parte centrale ospita statue di angeli, simbolo di protezione

La parte superiore presenta statue di santi catanesi, espressione della devozione popolare

Questa struttura rende il cereo un’opera d’arte sacra, che unisce fede, tradizione e arte in un unico oggetto cerimoniale.

 

Caratteristiche della processione

 

Una particolarità di questo cereo è il fatto che viene portato da soli quattro portatori, a differenza dei grandi cerei che ne richiedono molti di più.
Questa scelta ne evidenzia la leggerezza, l’equilibrio e l’eleganza nei movimenti durante l’annacata.

Nonostante le sue dimensioni ridotte, la sua apparizione è tra le più attese: apre ufficialmente la festa e introduce la sfilata delle altre Candelore.

 

Presenza nella storia religiosa

 

La storia della Candelora di Monsignor Ventimiglia è legata anche ad altri eventi significativi.
Nel 1959, durante il Congresso Eucaristico, fu utilizzata come base artistica per la statua della Madonna di Fatima, confermando il suo ruolo centrale nelle celebrazioni religiose catanesi.

Nel 1985 fu sottoposta a un restauro completo che ha preservato la struttura originale, valorizzandone lo splendore.

 

Un simbolo piccolo, ma potente

 

Oggi, la Candelora di Monsignor Ventimiglia apre ogni anno le processioni agatine e richiama l’attenzione di devoti e turisti, che si radunano per vederla sfilare tra le strade della città.

È la più piccola, ma racchiude una grande storia di miracoli, fede e tradizione: un legame indissolubile tra la comunità di Catania e la loro amata Sant’Agata.

 

 

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